Il Paclitaxel è un farmaco chemioterapico, noto più comunemente come Taxolo, usato per trattare carcinomi dell’ovaio e del seno. La sua funzione principale è distruggere la struttura dei microtubuli e portare la cellula cancerosa alla morte.
Dopo aver condotto numerosi screening su piante tra il 1960 e il 1980 venne scoperto il Taxolo. Questo farmaco deriva da un estratto di Taxus Brevifolia, comunemente noto come Tasso del Pacifico, e fin da subito i ricercatori si soffermarono sulla sua attività citotossica.
Inizialmente il Taxolo fu visto con scetticismo poiché era insolubile in acqua e doveva essere miscelato con dell’olio di castoro polietossilato che può causare reazioni anafilattiche.
Tuttavia questa diffidenza iniziale scomparve dopo una serie di test clinici che mostravano una percentuale significativa di pazienti, il 30%, che rispondeva bene al trattamento con il Taxolo.
I risultati ottenuti aumentarono la domanda di Taxolo per uso terapeutico ma la quantità di farmaco disponibile dipendeva direttamente dal numero di Taxus Brevifolia presenti.
Così per ovviare al problema si iniziò a cercare di produrre il farmaco tramite sintesi artificiale e nel 1991 l’ Istituto Nazionale Americano per il cancro (NCI) diede la licenza per il Taxolo all’azienda farmaceutica Bristol-Myers Squibb (BMS) per la sua commericalizzazione.
Come funziona il Taxolo?
Il Taxolo agisce inibendo i microtubuli della cellula tumorale.
I microtubuli hanno un ruolo importante nel processo di divisione cellulare poichè separano i cromosomi dopo la duplicazione trasportandoli ai capi opposti della cellula. Se inibiti la cellula tumorale non può più replicarsi e quindi il tumore non cresce nelle sue dimensioni.