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Siamo quel che mangiamo

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Tempo di lettura: 6 min

Uno stile di vita attivo unito a una corretta alimentazione oltre a permettere lo svolgimento in maniera ottimale dei fabbisogni del nostro organismo può anche giocare un ruolo importante nei confronti di determinate patologie come il cancro.
Questa correlazione è stata ampiamente studiata e confermata dalla comunità scientifica tanto che il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha stilato un vademecum da seguire per seguire uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta.

MANTENERSI NORMOPESO

Il legame tra obesità e patologie come il cancro è oramai certo, tale argomento è stato trattato in “La correlazione tra obesità e cancro“.

L’obesità è una condizione che sopraggiunge in seguito a abitudini alimentari scorrette e la predisposizione alla sedentarietà. La valutazione del peso è svolta in funzione dell’Indice di Massa Corporea (IMC) che prende in considerazione statura e il peso dell’individuo. Si è normopeso se l’IMC ha un valore nel range di 18.5-24.9, si è sovrappeso se l’IMC si trova tra 25.0-29.9, mentre l’obesità insorge nel caso di un valore superiore a 30.0.

PRATICARE ATTIVITA’ FISICA QUOTIDIANAMENTE
Ogni volta che preferiamo l’attività motoria all’uso di macchinari, come scale mobili o ascensori, favoriamo il dispendio energetico e preveniamo l’aumento di peso diminuendo cosi il rischio di essere sovrappesi o obesi.
Si consiglia di svolgere almeno 30 minuti di attività fisica ogni giorno, andando poi ad aumentare l’intensità o la durata.

EVITARE BEVANDE ZUCCHERATE E MODERARE IL CONSUMO DI ALIMENTI AD ALTA DENSITÀ ENERGETICA
Cibi ad alto contenuto energetico se presenti in modo eccessivo all’interno della nostra dieta aumentano il rischio di sovrappeso e obesità. Questi alimenti non forniscono composti utili all’organismo di conseguenza le calorie che contengono sono definite “calorie vuote”. Appartengono a questa categoria cibi altamente lavorati e raffinati come biscotti o patatine. È bene ricordare però che non tutti gli alimenti calorici sono pericolosi per la nostra salute come per esempio la frutta secca, un perfetto snack energetico e altamente ricco di nutrienti.
Giocano un ruolo importante anche le bevande con alti livelli di zucchero se consumate regolarmente. Questo perché oltre ad avere un alto livello calorico non portano a dissetarsi e ciò porta a un consumo smodato.

Riguardo alle bevande zuccherate l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha deciso di classificare l’aspartame, un dolcificante artificiale usato nelle bevande analcoliche (come nella Coca-Cola sia con che senza zuccheri) o nelle gomme da masticare, come possibile cancerogeno per l’uomo.
L’assunzione giornaliera ritenuta accettabile dalla comunità scientifica è di 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. Quindi non si sta obbligando le aziende produttrici di tali prodotti a ritirarli dal mercato, tantomeno al consumatore di smetterne l’acquisto ma il messaggio che si vuol far passare è di moderarne l’assunzione.

AUMENTARE IL CONSUMO DI ALIMENTI VEGETALI
Frutta e verdura rappresentano fonti alimentari a basso contenuto calorico e ricche di vitamine e sali minerali. Consumare frequentemente tali alimenti porta a una riduzione del rischio di obesità e sovrappeso e delle patologie associate.

LIMITARE IL CONSUMO DI CARNE ROSSA ED EVITARE CARNI LAVORATE E CONSERVATE
Gli alimenti di origine animale come uova, pesce, carne bianca contribuiscono a rendere la nostra dieta varia e completa e soprattutto non sono presenti evidenze scientifiche che portino a patologie oncologiche.
Quando ci riferiamo alla carne rossa intendiamo maggior presenza di fibre muscolari rosse rispetto a quelle bianche. Il colore rosso è dato dalla presenza dell’emoglobina e della mioglobina. Queste molecole contengono un gruppo eme, che presenta nella porzione centrale un atomo di ferro (Fe).
Questa componente dell’emoglobina e della mioglobina cattura le molecole di ossigeno, necessarie per l’ossigenazione dei tessuti e la produzione di energia (tramite respirazione aerobica), per questo motivo ne vengono immagazzinate grandi quantità nei muscoli, che poi presentano una colorazione rossa.
Questa tipologia di carne e i suoi derivati se consumati in quantità maggiori di 500g a settimana possono costituire un pericolo per il nostro organismo.
Nel 2015 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione, agenzia appartenete all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha definito la carne rossa come probabilmente cancerogena (classe 2A della classificazione dello IARC) e la carne rossa lavorata (insaccati e salumi) come sicuramente cancerogena (classe 1 della classificazione dello IARC).

Per quanto riguarda gli insaccati e le carni lavorate bisognerebbe consumarle solo occasionalmente.
Bisogna sfatare la credenza secondo cui per raggiungere i valori di proteine e di ferro sia necessario consumare grandi quantità di carne. Infatti esistono molte altre fonti proteiche e di ferro sia animali che vegetali, come legumi, ortaggi e frutta secca.

Qui la lista completa stilata dalla IARC:
https://www.ecosurvey.it/wp-content/uploads/2020/02/Agents-Classified-by-the-IARC-Monographs-Volumes-1%E2%80%93125.pdf%C2%A0

 
BEVANDE ALCOLICHE
Le bevande alcoliche contengono parecchie calorie e un consumo smodato di quest’ultime contribuisce ad aumentare il rischio di sovrappeso e obesità.
Inoltre da oltre trent’anni l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione ha classificato l’alcol come agente cancerogeno, come affermato anche da William Klein, direttore del Programma di ricerca comportamentale del National Cancer Institute (NCI) di Bethesda, Maryland. L’alcol non aumenta solamente il rischio di sviluppare un tumore al fegato ma anche al seno, sia in donne che uomini.
Sono state calcolate le morti evitabili annualmente se si eliminasse l’abuso di alcol ed è emerso che:
 
  • i decessi causati da tumori della bocca e della faringe si ridurrebbero di circa il 70% negli uomini e del  50% nelle donne;
  • le morti causate da tumori della laringe e dell’esofago diminuirebbero di circa il 50% negli uomini e del 30% nelle donne;
  • i decessi dovuti a tumori del fegato e del colon-retto calerebbero di circa il 30% negli uomini e del 15% nelle donne;
  • potenzialmente sarebbe anche evitabile il 17% delle morti riconducibili a tumore del seno nelle donne e il 27% dei decessi causati dal tumore del seno negli uomini.
 
Per una buona prevenzione oncologica l’ideale sarebbe eliminare il consumo di alcol ma qualora non fosse possibile è fortemente consigliato un’assunzione occasionale e moderata.
Per approfondire tale argomento si consiglia la lettura dell’articolo “In vino veritas, in aqua sanitas“.
 
LIMITARE L’USO DI SALE ED ALIMENTI CHE LO CONTENGONO
Il sale è un elemento fondamentale e importante per la salute dell’organismo ma la quantità che il nostro corpo richiede è inferiore a quella che mediamente siamo abituati a consumare. L’assunzione smodata di sale porta ad aumentare il rischio di cancro allo stomaco. 
È difficile accorgersi della quantità di sale che ingeriamo, questo perché principalmente deriva da prodotti trasformati di consumo quotidiano, come il pane, patatine, salumi, formaggi, biscotti.
 
 
La nostra alimentazione ha un ruolo fondamentale per il sostentamento del nostro corpo ma allo stesso tempo se equilibrata evita l’insorgenza di diverse patologie. Può risultare difficile mettere in atto i consigli riportati sopra ma anche solo cambiare poche abitudini scorrette può avere un effetto cruciale per la nostra salute. 
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L’oncologia semplificata con logica.

Da studente di biologia mentre approfondivo i miei interessi scientifici ho voluto renderli più comprensibili alle persone non appartenenti a questo ambito.

Ho pensato così di aprire OnkologiK.com, un sito in cui argomenti scientifici vengono spiegati nel modo più semplice possibile sulla base di fonti autorevoli in materia.