Fattore di necrosi tumorale

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Tempo di lettura: 3 min

E’ interessante notare che se nel nostro organismo si verifica un’infiammazione, dovuta per esempio alla comparsa di una massa tumorale, entrano in gioco diverse proteine. Alcune possono avere un ruolo attivo nel fermare il processo infiammatorio oppure agire da marcatori biomolecolari.
Una di queste proteine è il fattore di necrosi tumorale (TNF), appartenente al gruppo delle citochine, ed ha un ruolo attivo nella risposta infiammatoria e nell’indurre apoptosi.

Struttura:
Il TNF è presente sotto forma di due molecole; mTNF lo troviamo associato a membrana delle cellule, mentre sTNF lo troviamo in forma libera.
In generale il TNF è una proteina che funziona se legata alla sua proteina-recettore  (TNFR) presente in duplice natura: TNFR1 per sTNF e TNFR2 per mTNF.
Una volta formatosi il legame TNF-TNFR è indotto un segnale nella cellula che si conclude con la trascrizione di geni per rispondere adeguatamente al segnale. 

Funzione:
Sono svariati i tipi di cellule che producono il TNF, per esempio cellule appartenenti al sistema immunitario, come i macrofagi. Una volta rilasciato, il Tumor Necrosis Factor, induce l’espressione locale di molecole specifiche  a livello del sito infettato. 
In aggiunta, il TNF presenta un’ultima ma non meno importante funzione: induce la morte delle cellule infettate.

Terapie:
Il TNF è anche un bersaglio farmacologico, può essere inibito oppure attivato.
Tuttavia la somministrazione di terapie che coinvolgono il TNF può risultare tossica e quindi il suo impiego deve essere limitato.
La sua funzione è bloccata dal trattamento con anticorpi nelle patologie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, nelle quali serve l’attenuazione del sistema immunitario.
In malattie come il cancro l’impiego di sTNF porta sia a ridurre il tumore, grazie all’apoptosi e al danno arrecato ai vasi sanguigni tumorali, ma concentrazioni elevate di TNF  sono associate a tumori in stadio avanzato.
Proprio il TNF ha anche un importante ruolo  nello sviluppo tumorale dal momento che mantiene l’infiammazione cronica e formazione di metastasi.
Il fattore di crescita trasformante (TGF) è un antagonista di TNF, poiché ha un ruolo nella soppressione diretta del tumore e della sua progressione grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.

Tabella che associa la presenza di citochina e lo sviluppo tumorale

Concludendo si può notare quanti segnalatori siano coinvolti nella risposta infiammatoria e di come ciascuno sia segnale di un diverso stadio dell’infiammazione.
E’ importante evidenziare quanti e quali siano gli effetti di queste molecole, le citochine, e come possano aiutare a sviluppare o a sopprimere l’infiammazione.
Questi fattori presenti nel nostro organismo possono diventare dei campanelli di allarme che se non sottovalutati favoriscono la formulazione di diagnosi precoci e precise.

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Da studente di biologia mentre approfondivo i miei interessi scientifici ho voluto renderli più comprensibili alle persone non appartenenti a questo ambito.

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